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Guida alla Ciclabile della Valsugana: noleggio bici, ristori, cose da non perdere
Ideale per trascorrere una domenica in bici, per provare un percorso facile, allenarsi un pochino dopo l’inverno o semplicemente provare a far innamorare di questo tipo di vacanza qualche amico o i parenti: ecco tutto quello che devi sapere per una gita sulla Ciclabile della Valsugana, in giornata o in un weekend.
Ben 80 km in discesa perfettamente segnalati, tutti su pista asfaltata e con brevi tratti su strade poco trafficate, la rendono un percorso ideale per una bella domenica di sole da trascorrere in sella, con gli amici o in famiglia, pedalando dalle 5 alle 7 ore. Se preferisci prendertela più comoda puoi anche pensare di percorrerla in un weekend: le cose da vedere non mancano!
Lungo questo percorso che, per lunghi tratti, è adatto anche a famiglie con bambini al seguito per lo sviluppo esclusivamente su tracciati protetti, si scorgono castelli, si attraversano borghi vivaci, si può nuotare in laghi dalle acque cangianti e si possono anche scoprire luoghi molto particolari, curiosi e unici nel loro genere. In questo viaggio in bici lungo la ciclabile della Valsugana visiteremo musei straordinari, antiche strade scavate nella roccia, installazioni artistiche nella Natura, ville maestose e tanto altro… siete pronti?

Da dove inizia la Ciclabile della Valsugana
Si può iniziare la pedalata sia dal lago di Levico che da quello di Caldonazzo. Noi ti consigliamo di partire da Levico Terme pedalando fino a Marter e a Borgo Valsugana. Qui tieni gli occhi ben aperti per seguire le indicazioni: attraversando il centro ti sarà più facile scendere dalla bici e individuarle a piedi. Una volta imboccata, dal centro di Borgo la ciclabile porta comodamente fino a Bassano del Grappa, passando per Grigno, Cismon del Grappa e Valstagna, seguendo il corso del fiume Brenta. Dal sito Visit Valsugana puoi scaricare una cartina turistico-ciclabile che può aiutarti.
Percorso facile, adatto anche ai bambini
La Ciclabile della Valsugana è in discesa e sicuramente sarete voi a far fatica inseguendo i vostri bimbi. Ad aumentare il loro entusiasmo, oltre al Museo degli Spaventapasseri, ci sono parchi giochi, meleti e coltivazioni naturali di piccoli frutti, laghetti… e poi, costeggiando il fiume Brenta, non mancheranno gli incontri con uccelli acquatici, animali, e imbarcazioni alle prese con le rapide da salutare al passaggio.
Dove noleggiare le bici
Le scelte sono due: bici propria, oppure il noleggio. Per il noleggio esistono dei comodi servizi (come InBike e ValsuganaRentBike) che permettono di prelevarla alla partenza (sia che partiate da Levico o direttamente da Borgo) e riconsegnarla una volta a Bassano. In entrambi i casi, per il rientro puoi prendere un treno dalla stazione di Bassano del Grappa, ma attenzione: verifica sempre che ci siano disponibili i convogli per il trasporto delle bici negli orari in cui hai programmato il rientro, e prenota. Se opti per il noleggio, in alternativa puoi anche lasciare l’auto direttamente a Bassano e raggiungere Borgo in treno. Qui trovi tutti gli orari.
E per accorciare le tappe? C’è il treno!
La giornata che hai scelto è particolarmente afosa oppure i bambini sono stanchi ed è partito il coro dei “quanto mancaaa”? Niente paura: puoi proseguire in treno. La ferrovia infatti segue gran parte della ciclabile con fermate a Trento, Calceranica, Levico Terme, Borgo Valsugana, Cismon del Grappa e infine Bassano.
Punti ristoro
Lungo il percorso della Ciclabile della Valsugana ci sono ben 3 Bici Grill, perfetti per una pausa, un gelato o un panino: a Levico Terme, a Novoledo e a Tezze di Grigno. La ciclabile attraversa parecchi paesi per cui non sarà un problema trovare bar, ristoranti o supermercati (ricorda però che questi ultimi potrebbero essere chiusi la domenica). Una volta arrivata a Bassano del Grappa raggiungi a piedi lo storico Ponte degli Alpini e festeggia la vostra impresa con un aperitivo tipico, da ordinare nella storica Nardini ma da bere vista Brenta: il mezzo e mezzo, a base di rabarbaro.

Una chicca: il museo degli Spaventapasseri
Come dare vita a un vecchio mulino ormai in disuso? Se lo sono chiesti a Marter e la soluzione trovata è davvero unica: creare un Museo degli Spaventapasseri. Il luogo dove i contadini portavano a macinare grano e granoturco è oggi una graziosa casa per questi colorati aiutanti, ormai in pensione. La collezione raccoglie una cinquantina di spaventapasseri, di forme e materiali diversi, e una mostra fotografica, entrambe ad opera del giornalista Flavio Faganello, che dal 1980 al 2000 raccolse scatti e personaggi in legno e stoffa in tutte le Valli del Trentino. Una tappa obbligatoria anche se non hai bambini con te!
Miniera di Calceranica
Nei primi chilometri della ciclabile si incontra Calceranica, adagiata sulla sponda sud-occidentale del Lago di Caldonazzo. Ed è proprio a Calceranica che si può visitare una miniera di pirite, l’oro degli stolti. Caschetto in testa e si è pronti per partire alla scoperta del percorso minerario ormai chiuso da 40 anni. Capire come venivano estratti i minerali, comprendere il duro lavoro e la pericolosità della professione e poi, perché no, sentirsi un po’ come i cercatori d’oro del Klondike, anche se di oro proprio non si tratta. Dopo la visita alla miniera di Calceranica, prima di riprendere il viaggio lungo la ciclabile della Valsugana, non dimenticate di fare un tuffo nelle fresche acque del lago.
Arte Sella, Borgo Valsugana
Se pensate di trascorrere un weekend in questa zona dedicate un paio d’ore a una facile camminata in questo splendido parco: una settantina di opere d’arte si fondono con la natura, diventando parte del paesaggio e rendendolo unico. Dalla ciclabile, all’altezza di Borgo, è necessario seguire la strada che sale verso la Val di Sella. Questa deviazione dall’itinerario cicloturistico è consigliata a chi è mediamente allenato perché prevede una discreta ascesa fino all’accesso del sito. Arte Sella è un progetto artistico nato ormai 30 anni fa che vede la nascita di un museo naturale a cielo aperto. Le opere, realizzate con materiali naturali, sono integrate perfettamente nella natura circostante e questo permette di camminare in un’atmosfera idilliaca. L’ingresso ad Arte Sella è a pagamento ma, almeno una volta nella vita, è da visitare.

Scale di Primolano
Questa suggestiva strada a tornanti collega la Valsugana e la sua ciclabile con l’area del feltrino. Creato tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900, lo sbarramento di Primolano fungeva da confine difensivo tra l’Impero austro-ungarico e il Regno d’Italia. Una delle particolarità di questa via di comunicazione è la presenza delle tagliate ossia delle fortificazioni che, in caso di tentata invasione nemica, avrebbero fermato, o almeno rallentato, l’avanzata delle truppe avversarie. Percorrere questa strada in bicicletta è come immergersi nella Storia oltre che nell’enogastronomia del territorio, visto che durante il periodo estivo, all’interno delle fortificazioni, vengono spesso organizzate degustazioni.

Grotte di Oliero, Valstagna
Prima di arrivare a Bassano potete giocare agli speleologi. Salite a bordo di una piccola imbarcazione e partite alla scoperta di un mondo sommerso e nascosto: in queste grotte carsiche, dove vive il raro Proteo, un anfibio lentissimo e cieco.
Villa Angarano
Villa Angarano è un elegante edificio del XVI secolo alle porte di Bassano del Grappa.Immaginata dal prestigioso architetto Palladio, questa villa veneta venne poi completata da Baldassare Longhena, un altro prestigioso personaggio della Repubblica di Venezia.L’edificio è Patrimonio UNESCO dal 1996 come le altre ville palladiane ed è curioso sapere che la proprietà appartiene alle cinque sorelle Bianchi Michiel. Le donne di questa famiglia portano avanti la tradizione vitivinicola nella splendida cornice della villa da diversi anni e questo è di certo un motivo in più per organizzare una sosta e degustare alcuni dei vini proposti.

Museo della Grappa Poli, Bassano
Un piccolo gioiello a pochi passi dal ponte degli alpini: un viaggio nell’arte della distillazione della grappa racchiuso in poche ma ricchissime stanze piene di storia, profumi e alambicchi. L’ingresso è gratuito, non perdetevelo!
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